martedì 12 luglio 2011

Razzismo

Niente casa popolare all'ex industriale

Paolo Ciardi, 70 anni, povero e malato è costretto a vivere da un affittacamere
PRATO. E' tutto un gran parlare di pratesi doc però, nei fatti, quando si tratta di aiutare una delle famiglie un tempo più facoltose della città, che vantava amicizie importanti come il padre dell'attuale vicesindaco Goffredo Borchi e vari industriali, nessuno dà un aiuto. Paolo Giovanni Ciardi, infatti, era il rampollo di una delle famiglie più note della Prato che fu. Fu tra i titolari del Lanificio di Montalbano, che verso la fine degli anni'50 contribuì alla fama di Prato nel mondo fornendo la stoffa per il pluripremiato kolossal Ben Hur, con l'indimenticabile Charlton Heston. Purtroppo, oggi, i sogni e i fasti di quella Hollywood sul Tevere, per l'ormai 70enne Paolo Ciardi, sono soltanto uno sbiadito ricordo, poichè sfrattato e con un'invalidità del 100% Ciardi si ritrova escluso dalle graduatorie per l'assegnazione delle case popolari e di conseguenza costretto a passare i suoi ultimi anni da "prigioniero" in una piccola stanza di circa 15 metri, col bagno in comune, in un affittamamere di via Baccio Del Bianco, zona Pratilia. «Non riesco più ad andare avanti in questa situazione e spesso faccio dei brutti pensieri - spiega l'uomo, mostrando i segni di alcuni piccoli tagli sui polsi -prendo 560 euro di pensione, però me ne restano 456 a causa di un finanziamento preso per saldare alcuni debiti. La camera costa 600 euro a mese, il Comune mi dà 200 euro di contributo, mi arrangio grazie ai miei figli che mi aiutano come possono, ovviamente non mi resta niente. Soffro di depressione perchè non posso nemmeno uscire da questa palazzina visto che sono molto malato e mi muovo grazie alle stampelle, ho subito ben 10 operazioni alla gamba destra, soffro da sempre di poliomelite e adesso pure di cirrosi. Negli ultimi anni - continua Ciardi - mi ha abbandonato anche l'altra gamba e nonostante tutto, da quando cinque anni fa ho preso la pensione da lavoro mi hanno tolto quella di invalidità». Ciardi non si spiega come possa essere stato escluso dalle liste per l'assegnazione della case popolari. «Sono un pratese da generazioni, siamo sempre stati una famiglia di specchiata onestà, che ha sempre pagato le tasse e dato lustro alla città, questo oggi è il risultato. Io non chiedo ciò che non mi spetta - dice l'uomo -ho perfino proposto al Comune di pagare un piccolo affitto nel caso mi assegnassero una casa popolare, tra l'altro risparmierebbero i 200 euro dell'attuale contributo, ma il risultato è che sono stato escluso dalle liste. Sono convito che bisogna aiutare tutti ma senza per questo dimenticarsi dei pratesi. Vorrei capire come hanno fatto ad attribuire i punteggi». M.T

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