martedì 28 febbraio 2012

Prato, 24 febbraio 2012 - Sono crollate di 300 milioni di euro, tra il 2009 e il 2010, le spedizioni di denaro effettuate da Prato attraverso agenzie di money transfer. Il dato, elaborato dalla Banca d'Italia, è stato diffuso questa mattina dalla finanza, nel corso della presentazione del bilancio delle attività 2011 in Toscana.
Secondo la Guardia di Finanza, il calo è da considerarsi una ricaduta indiretta delle indagini condotte tra il 2009 e il 2011, che consentirono di individuare un flusso illecito di denaro inviato dall'Italia in Cina attraverso agenzie di Prato e Firenze. Secondo quanto riferito, le spedizioni di denaro da Prato sono passate da 464 milioni del 2009 a 173 nel 2010. Quelle da Firenze sono diminuite di 45 milioni (dai 124 del 2009 ai 79 del 2010).

Questo è l'articolo di giornale uscito quest'oggi sul quotidiano locale Il Tirreno di Prato . Il testo parla chiaramente di un drastico calo dei trasferimenti monetari Italia - Cina, ma più nello specifico Prato-Cina.
Ci meraviglia molto come tale argomento si trattato quasi con tono di quotidiana normalità, dagli organi di stampa, che considerano facilmente tollerabile una cifra come 173 milioni di euro di soldi PERSI, dedicando poco più che un trafiletto nel proprio giornale. Questo comunque non è altro che la conseguenza ad un disinteresse collettivo del governo locale all'argomento.
Per noi invece tale cifra rappresenta, soprattutto in un periodo di forte recessione economica, una forte sconfitta, un furto in piena regola delle nostre finanze. Gia da tempo Forza Nuova ha sottolineato questo problema, evidenziando come questi trasferimenti, impoverissero sempre più tutto il nostro territorio in termini di liquidità. Basti solo pensare a come la nostra economia troverebbe giovamento se questi 173 milioni di euro, incassati dalle illecite aziende cinesi, venissero reinvestiti a Prato in termini di investimenti generici, di cui la nostra città a tutt'ora estrema necessità.
La nostra posizione e chiara e netta. Divieto assoluto di apertura da ora in poi di aziende che facciano capo a persone che non hanno perlomeno 30 anni di residenza sul territorio. Chiusura immediata delle attuali botteghe cinesi che operano in modo illegale.

Forza Nuova Prato

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